Auguri di Natale 2021

Natale 2021

Ancora a Natale e ancora in una lattiginosa atmosfera irreale. Tutto è confuso e incerto, tutto è incredibilmente rovesciato sia sul piano della realtà pragmatica del vivere quotidiano sia su quello esistenziale e spirituale. Questa condizione che ormai si è imposta nella società mondiale sembra che stia definitivamente annullando la libertà, la volontà e il desiderio dell’uomo che meccanicamente risponde in maniera unificata a stimoli esterni.

I tentativi di cancellare i segni e i simboli cristiani, di mistificare e ridicolizzare l’Assoluto riducendolo a mera proiezione umana o addirittura a “bestemmia per l’intelletto”, dovrebbero scuoterci dal torpore di questi ultimi decenni! Ci devasta più il pensiero della morte che il pensiero di una eternità lontani da Dio, tutti presi dalla cura del contenitore e non del contenuto!

Ma questa dovrebbe essere una lettera di auguri di Natale… e quindi …

Dalla descrizione di una contingenza nefasta il mio sguardo si sposta alla contemplazione del Bene, del Sommo Bene, quello che ha dato inizio al qui e all’ora, al tempo e allo spazio, Colui che ha creato il tutto e che continua da quel Natale di più di duemila anni fa ad essere in mezzo a noi con la sua Carne ed il suo Sangue!

Il mio augurio è quindi per ognuno di noi quello di poter ricentrare tutto intorno a Cristo che è presenza reale e non amico immaginario, che è altresì carne e non mero spirito, che è ugualmente sangue e non vaga idea di un ipotetico trascendente!

…”Et Verbum caro factum est et habitavit in nobis“.

E il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.

Ecco che quest’anno ho scelto per questi auguri, il dipinto di William Adolphe Bourguereau, “ La Madonna delle Rose “ che più di tutti sembrava assonante a queste mie righe e che descrive più di molte altre immagini la carnale e corporea presenza di Cristo e della Vergine nel mondo.

Non è un neonato ma un bambino ciccioso del quale ci sembra poterne avvertire addirittura il peso tutto stretto nell’abbraccio di Maria che guarda al Padre mentre Lui interpella con i suoi occhi ogni osservatore quasi a pervaderlo nell’intimo. Abbiamo bisogno di questo, solo di questo: contemplare la sua presenza e viverla concretamente sapendo come la relazione con Lui che ci scruta nel profondo può plasmare il nostro cuore, la nostra mente, le nostre stesse vite affinché siano specchio concreto del Suo Amore, segno autentico per tutti dell’Eterno in questo mondo finito, e di Maria, la creatura nuova, traccia di ciò che eravamo ed emblema di ciò che saremo, madre attenta del suo Figlio e di tutti noi.

Che la presenza di Cristo e di Maria davvero possa interpellarci, possa scuotere le nostre coscienze dormienti, possa renderci consapevoli e corresponsabili dell’immenso dono di Dio, un dono reale, concreto, ciccioso, un dono di carne… la nostra.

Don Patrizio Carolini

Direttore I.S.R.P.C